le temute domande

Oggi voglio parlarvi di quelle domande che ti fanno cadere le braccia (se non si è molto in forma) oppure ti fanno proprio arrabbiare e venir voglia di incenerire il malcapitato interlocutore (più spesso e se si ha un briciolo di energia). Ognuno ha le sue domande tabù, le mie in questo periodo sono:

– 1) “ma sei stanca? si vede!”

– 2) “ah architetto! ma di interni o di esterni?”

Domanda sconveniente numero 1: di solito viene posta di sera, magari dopo che una ha impiegato 2 ore a coprire borse e occhiaie, a disegnarsi la faccia e autoconvincersi di stare proprio bene. Ma da cosa vedi che sono stanca??? Ho gli occhi in giù? Sono uscita per sbaglio in pigiama (tanto va di moda, che mi frega), invece del tacco 12 ho le babbucce (tanto vanno di moda le slippers), ho il berrettino col pon pon??? Noooo sono perfettamente apparecchiata, allora ti sembra il caso di farmi notare che, nonostante gli sforzi, ho la faccia sbattuta??

Domanda sconveniente numero 2: colleghi architetti se anche a voi viene sottoposta regolarmente questa domanda dopo che, sottovoce perchè già sapete dove si andrà a parare, comunicate la vostra professione vi prego ditemelo, parliamone, apriamo dei dibattiti, dei gruppi di supporto, insomma aiutiamoci! Io ogni volta rimango lì con gli occhi sgranati la bocca aperta e non so cosa rispondere, facendo tra l’altro la figura di quella che non sa neanche cosa fa di professione! Ma se uno dice di fare il parrucchiere gli viene chiesto se taglia oppure fa la piega? Se uno fa il sarto gli viene chiesto se si occupa solo delle giacche o fa anche le fodere interne? Ma al limite ti avrei detto che faccio l’interior designer (che farebbe mooolto più fico) o proprio proprio l’arredatore (ammesso che esista come professione, chissà). Dato che site tutti saputelli spiegatemi cosa fa un architetto di esterni! Disegna il perimetro della casa? La pavimentazione esterna ma poi per i muri interni ci si arrangia da soli? Non lo so, ma tanto c’è crisi nell’edilizia e non si fa né l’esterno né l’interno. Ecco la prossima volta rispondo così: “né uno né l’altro”. Tanto poi la conversazione si chiude sempre con un incoraggiante “in bocca al lupo, eh!”.

4 pensieri su “le temute domande

  1. In primo luogo ti ringrazio di esser passata da me, da oggi ti seguo su facebook, twitter e bloglovin con piacere!!!!
    Complimenti per questo tuo post, divertentissimo!!
    Conosco bene la situazione da te descritta relativamente alla prima delle domande: io ho le occhiaie congenite, rimangono li’, belle blu, qualsiasi sforzo io faccia, a prescindere dale ore di sonno o dai chili di correttore!
    Spesso dopo aver trascorso ore cercando di nasconderle prticamente colcerone, è un piacere sentirsi dire. tesoro come sei stanca, mamma mia ma che occhiaie!!!
    Uffi!!!!!!!!
    LA PETITE DAME

  2. Da futura architetto, non sai come ti capisco!!! sia per la domanda n°2 che per quella n°1…che ne possono sapere le persone normali delle nottate strazianti e con occhiaie annesse?!?! Ti seguo!!

  3. ahahah! Io ci provo tutte le volte a spiegare che un architetto può occuparsi sia dell’esterno che dell’interno…. che siamo come degli ingegneri ma con molto più gusto 😉
    Meglio però che non ci affidino mai le strutture……

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